Trasformare un’area periferica ai margini della città in un progetto sperimentale, innovativo e sostenibile. Merezzate è un quartiere con una lunga storia di trasformazione ed evoluzione. Una storia che inizia come polo terziario dismesso. Risalgono agli anni ’80 i primi tentativi di riconversione. L’area è stata interessata da diversi progetti urbanistici rimasti incompiuti. Lo scenario inizia a cambiare negli anni 2000, con la realizzazione del nuovo quartiere di Santa Giulia. Ma si dovrà aspettare ancora degli anni prima che la zona diventi l’occasione per innestare un processo virtuoso di riqualificazione urbana.

Trasformare un’area periferica ai margini della città in un progetto sperimentale, innovativo e sostenibile. Merezzate è un quartiere con una lunga storia di trasformazione ed evoluzione. Una storia che inizia come polo terziario dismesso. Risalgono agli anni ’80 i primi tentativi di riconversione. L’area è stata interessata da diversi progetti urbanistici rimasti incompiuti. Lo scenario inizia a cambiare negli anni 2000, con la realizzazione del nuovo quartiere di Santa Giulia. Ma si dovrà aspettare ancora degli anni prima che la zona diventi l’occasione per innestare un processo virtuoso di riqualificazione urbana.
Nel 2015 viene infatti stipulata la convenzione con il Comune di Milano per un progetto di edilizia convenzionata che prenderà il nome di “Redo Milano” prima, e “Merezzate” poi. L’obiettivo è che il progetto, destinato alle persone che non possono accedere al libero mercato ma non posseggono i requisiti per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica, diventi motore di un processo di riqualificazione che vada a toccare, negli anni, anche le zone limitrofe. La prima pietra viene posata nel settembre 2017, mentre la chiusura del cantiere e la consegna degli appartamenti arrivano a giugno 2020.
Nel 2015 viene infatti stipulata la convenzione con il Comune di Milano per un progetto di edilizia convenzionata che prenderà il nome di “Redo Milano” prima, e “Merezzate” poi. L’obiettivo è che il progetto, destinato alle persone che non possono accedere al libero mercato ma non posseggono i requisiti per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica, diventi motore di un processo di riqualificazione che vada a toccare, negli anni, anche le zone limitrofe. La prima pietra viene posata nel settembre 2017, mentre la chiusura del cantiere e la consegna degli appartamenti arrivano a giugno 2020.

Oggi Merezzate è un luogo che soddisfa i più elevati criteri di sostenibilità ambientale, che propone un nuovo concetto di abitare, fatto di comunità, di rispetto per l’ambiente e di tecnologie smart al servizio delle persone.
Dalla sua nascita, il progetto continua a evolversi sotto la spinta dell’housing sociale. La scuola, le corti, il FabLab di vicinato, il Food Hub di mare culturale urbano: tutto contribuisce a rafforzare il senso di comunità e le relazioni tra gli abitanti.
Merezzate sta diventando sempre più un luogo urbano che esalta la dimensione di vicinato, dove si organizzano banchetti all’aperto e laboratori di cucina, dove si promuove l’economia circolare grazie ai gruppi di acquisto. È una realtà che punta a creare una comunità coesa e attenta, fatta di persone che condividono non solo un complesso residenziale, ma una nuova idea di abitare. È l’avamposto per importanti sviluppi futuri dell’area, che vedranno la nascita di nuovi quartieri residenziali e di nuovi servizi, sul modello di questo virtuoso esperimento riuscito.

Oggi Merezzate è un luogo che soddisfa i più elevati criteri di sostenibilità ambientale, che propone un nuovo concetto di abitare, fatto di comunità, di rispetto per l’ambiente e di tecnologie smart al servizio delle persone.
Dalla sua nascita, il progetto continua a evolversi sotto la spinta dell’housing sociale. La scuola, le corti, il FabLab di vicinato, il Food Hub di Mare Culturale Urbano: tutto contribuisce a rafforzare il senso di comunità e le relazioni tra gli abitanti.
Merezzate sta diventando sempre più un luogo urbano che esalta la dimensione di vicinato, dove si organizzano banchetti all’aperto e laboratori di cucina, dove si promuove l’economia circolare grazie ai gruppi di acquisto. È una realtà che punta a creare una comunità coesa e attenta, fatta di persone che condividono non solo un complesso residenziale, ma una nuova idea di abitare. È l’avamposto per importanti sviluppi futuri dell’area, che vedranno la nascita di nuovi quartieri residenziali e di nuovi servizi, sul modello di questo virtuoso esperimento riuscito.